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Pinter, Harold.

Attore, drammaturgo e sceneggiatore cinematografico inglese. Dopo un esordio sulle scene come attore teatrale, nel 1957 realizzò la sua opera prima come autore drammatico, La stanza, un atto unico che già contiene le tematiche affrontate dall'autore nella produzione successiva. Con il linguaggio della quotidianità, che in tale contesto assume sfumature enigmatiche e ambigue, P. descrive inizialmente una situazione di normalità, per dipingere in seguito il suo degenerare e precipitare in un clima di orrore e di minaccia, così da giungere a un vero e proprio "teatro della minaccia''. Profonde affinità con La stanza presentano opere quali Festa di compleanno (1957), Il calapranzi (1957) e il suo primo capolavoro e grande successo, Il guardiano (1959). Negli anni compresi tra il 1959 e il 1964 P. si dedicò alla composizione di racconti e drammi radiofonici e televisivi. Risalgono, inoltre, a questo periodo i lavori teatrali: Una serata fuori (1960), Ritorno a casa (1965), Silenzio (1969), Altri tempi (1971). Tra questi, Ritorno a casa, intensa rappresentazione dei rapporti interni di una famiglia e delle relazioni tra quest'ultima e un nucleo di nuovi vicini, può essere considerata, per il sottile gioco di aggressioni verbali, di silenzi, di ambiguità, la prova più impegnativa di P. e, forse, quella più rappresentativa del suo stile teatrale. Nelle opere teatrali del periodo successivo di questo autore (Tradimenti, 1978; Una specie di Alaska, 1982; Alla stazione Vittoria, 1982), si assiste a un'ulteriore accentuazione dell'uso del linguaggio per esprimere l'assurdità del mondo quotidiano. Dopo una parentesi caratterizzata da una produzione di genere "impegnato'' (Il bicchiere della staffa, 1984; Lingua montanara, 1988), nel 1993 fu portata a compimento l'opera Moonlight (1993), nella quale si assiste a un ritorno da parte di P. ai temi e alle atmosfere dei drammi maggiori. Autore anche di racconti e poesie, lo scrittore inglese pubblicò, nel 1986 la raccolta Collected poems and prose. Tra i radiodrammi di P. particolarmente significativi risultano: Paesaggio (1968) e Voci di famiglia (1981). Tra i testi per la televisione, ricordiamo: I nani (1960), La collezione (1961), L'amante (1963). Intensa anche l'attività di P. come sceneggiatore cinematografico, per registi quali J. Losey, E. Kazan, K. Reisz. Nel 2002 venne proclamato Companion of Honour, dopo aver precedente rifiutato la carica di cavaliere; e nel 2005 l'Accademia di Svezia gli assegnň il premio Nobel per la letteratura (Londra 1930-2008).